
Da www.dillatutta.com
La Giunta Regionale del Piemonte, ha in delibera lo stanziamento di 10,5 milioni di euro quale erogazione di contributi finanziari per il sostegno al reddito per i lavoratori disoccupati o a rischio di disoccupazione.
La natura del provvedimento è quanto mai encomiabile (e in linea con la politica sociale di centro-sinistra della presidente Mercedes Bresso). Il sistema di attribuzione dei finanziamenti prevede un reddito minimo non superiore a 13.000 euro per il cittadino piemontese.
La Giunta ha oltremodo (e ingiustamente) riconosciuto pari diritti, ai fini dell'erogazione del contributo, tanto ai cittadini piemontesi e a quelli extra-comunitari, senza peraltro fare distinzione tra residenti e semplici domiciliati.
Il tutto si traduce nella possibilità di alcuni extra-comunitari, domiciliati in Piemonte, ma di fatto ancora residenti nel loro paese d'origine, di avere accesso al contributo semplicemente dichiarando un reddito annuo inferiore alla suddetta soglia, oppure reddito nullo.
Le attuali norme sull'immigrazione (legge Bossi-Fini), prevedono che "chi non ha un lavoro non può stare in Italia, oppure chi non percepisce uno stipendio che gli garantisca sostentamento, deve tornare al suo paese d'origine".
L'estensione del citato provvedimento anche agli extra-comunitari non residenti, cozza di fatto con la normativa vigente. Gli italiani all'estero che non percepiscono un sufficiente reddito, non ricevono contributi dalle amministrazioni pubbliche.
In Piemonte invece sì.
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Complimenti, Presidente.
Già che ci siamo, avrei una proposta per lei.
Con una cifra approssimativamente pari al 10% di quella stanziata per il sostegno alla disoccupazione (che, scommetto, sarà prioritariamente conferito agli extracom, onde evitare che una Regione di chiara ispirazione comunist-zapaterista, quale il Piemonte vuole apparire, possa essere considerata 'razzista'), potrebbe tranquillamente godersi la sua terza età (e l'evidente demenza senile che essa porta con sè) in una simpatica villetta in collina.
Sono convinto che gran parte dei piemontesi, che da un paio d'anni continuano a tirarsi martellate sulle balle per espiare il voto conferitole, sarebbe ben lieto di sacrificare una cifra tanto modesta per l'ineguagliabile soddisfazione di vederla in pantofole e panciolle, incapace di provocare ulteriori danni.
Saluti senza stima.
ilpa
(Presidente dell'Associazione C.C.C.V.A.S. - Col Cazzo Che Voto A Sinistra!)
P.S. Qualche piemontese D.O.C. accorra in mio aiuto: qual è il femminile di 'piciu' (colorita espressione piemontese per definire una persona nei confronti della quale si nutre assai poca stima)?