2.3.07

Ogni tanto, anche loro se lo prendono nel c**o!



ROMA (Reuters) - Il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero (Prc) è indagato per abuso d'ufficio per l'incarico nella consulta nazionale sulle droghe affidato a Susanna Ronconi, ex brigatista rossa ed ora esperta di tossicodipendenze.

Lo riferiscono fonti giudiziarie . Un portavoce del ministro ha confermato l'iniziativa in corso presso la procura di Roma, affermando che Ferrero non intende commentarla dopo aver osservato, come riferito dalla stampa, che a suo giudizio la vicenda ha carattere giuridico e non politico.

Secondo quanto riferito oggi dal Corriere della Sera, Ferrero ha già annullato la nomina della Ronconi, riscontrando che per la condanna subita per reati di terrorismo la donna era interdetta dai pubblici uffici. A giudizio di Ferrero è appunto una questione giuridica stabilire se la Consulta sia da ritenere un pubblico ufficio.

La procura romana invierà gli atti al Tribunale dei ministri che dovrà esaminare la posizione di Ferrero ed eventualmente chiedere alla Giunta delle autorizzazioni di procedere.

La vicenda era stata sollevata per primo lo scorso dicembre da esponenti di Alleanza Nazionale di Padova.

Susanna Ronconi, ricorda il sito www.vittimeterrorismo.it, era stata condannata a 12 anni in appello per concorso in omicidio per aver partecipato all'incursione il 17 giugno 1974 nella sede padovana dell'Msi-Dn, in un commando delle Brigate Rosse composto da cinque persone. L'incursione costò la vita a Giuseppe Mazzola carabiniere in congedo impiegato nella sede e a Graziano Giralucci, agente di commercio.

1.3.07

Brigatisti di celluloide



Ora, anche l'Italia ha il suo "Death of a president".

Si intitola "Shooting Silvio" e, a quanto pare, avrà nel cast anche quel serio professionista super partes che è il "giornalista" Marco Travaglio.

Ci congratuliamo con gli autori per la brillante, originale ed artistica idea.

...

E poi ci chiediamo perché il cinema italiano è una merda.

Basta che di mezzo ci sia Berlusconi (vedi "Il Caimano") e subito l'attenzione del pubblico è catalizzata.

Credo che il Cavaliere debba chiedere i diritti a questa marmaglia: se questi film vengono cagati da chicchessìa, è solo grazie al nome del Berlusca.

Invito chiunque a dimostrarmi il contrario.

ilpa