25.12.06

Auguri a tutti!



Dicevamo (o, meglio, speravamo) che il Promessore non sarebbe arrivato a mangiare il panettone.

Invece, contro tutti i pronostici dettati dal buon senso, ci è arrivato!

E, oltretutto, con la vergognosa finanziaria che hanno varato, se l'è pure magnato tutto!

Ahò!

Comunque, in barba al capocoglione Prodi, ilpa augura a tutti i frequentatori del blog un felice Natale ed un 2007 completamente privo della vergogna similcomunista che ci sta attanagliando.

Vi adoro!

Oh, Gesù dagli occhi tristi, fai sparire i comunisti!

Oh, Gesù dalla faccia seria, falli andar tutti in Siberia!

Stima!

ilpa

19.12.06

Trova le differenze!



Per l'occasione, il pagliaccio ufficiale della Repubblica Popolare Italiana diventa gufo ufficiale.

"Auguro a Silvio Berlusconi di guarire prontamente e di tornare nell'agone politico più combattivo di prima."

Con auguri così da parte di un omuncolo così, se io fossi Berlusconi mi toccherei le palle.

Harry vedercy.

ilpa

PS: da ilpa e la cumpa, auguri a Silvione di riprendersi presto.
D'accordo che l'età avanza, cala l'uccello e cresce la panza... :-D
Però, tenga duro, Cavalié!
Stima!

12.12.06

La vera storia di Ringo Starr



Carissimi amici,

ilpari.blogspot.com, una volta tanto, segue la corrente e si fa fiero portabandiera del 'blogger-pride', l'orgoglio blogger per aver finalmente raggiunto la dignità di categoria finora in mano solo alla lobby giornalistica.

L'articolo che segue è il primo (e, spero, non ultimo) grande scoop ad opera del nostro caporedattore (ilpa) che, con la preziosa collaborazione del nostro fotoreporter (sempre ilpa) è riuscito a dare una risposta ad una delle domande che da ormai quarant'anni assillano il mondo occidentale e, come vedremo, anche mediorientale.

La domanda in questione è: a cosa serve un personaggio altrimenti inutile come Ringo Starr?

Partiamo dalle origini.



Ringo Starr, al secolo Richard Starkey, non è mai nato: è comparso praticamente dal nulla il 4 settembre del 1962 in una sala d'incisione inglese per registrare 'Love me do', il primo singolo sconquassaclassifica dei fabulous four di Liverpool insieme al triumvirato degli ex Quarry Men, rinominatisi Beatles.

Alcune voci sussurrano che sia passato per caso davanti a casa di John Lennon mentre costui stava litigando con Pete Best (primo batterista dei Beatles, che ha abbandonato il gruppo ritenendolo una 'matassa di perdenti'. Oggi, il povero Best è privo di mani: se le è mangiate dopo il successo che hanno avuto i suoi ex compagni).
Ascoltando il litigio fra i due, Ringo, allora rappresentante di pentole, recepì la parola 'batteria' e, pensando alle sue amate Lagostina, equivocò.

Dopo la prima esperienza in studio, 'Love me do' conquista cuore ed anima di un'intera generazione in pochi istanti, ma già i Red Ronnie dell'epoca si chiedevano: "ma quello brutto dietro la batteria sta suonando o sta facendo manutenzione dei cavi elettrici?".

Infatti, le partiture percussionistiche di Rinco... pardon... Ringo somigliavano molto al rumore di fondo che si sente quando la puntina sghisa su un disco graffiato.

Intanto, i Beatles si avviavano verso il successo planetario e partivano alla conquista di un territorio fino ad allora tabù per i musicisti inglesi: gli Stati Uniti d'America.

Letteralmente un successone: ogni settimana ognuno dei Beatles riceveva almeno ventimila lettere di ammiratrici ed ammiratori.

Ringo Starr, stranamente, ricevette anch'egli alcune lettere da parte di fan.

Alcuni biografi sostengono che Ringo ricevette ben quattro lettere di ammiratori, mentre altri ritengono che il numero più probabile sia due, poiché una delle quattro lettere conteneva insulti come "inutile", "insulso" ed "incapace", mentre un'altra era stata scritta dalla mamma di Ringo stesso.

I due fan effettivi totalizzati dallo sfigato dei Beatles sono, poi, stati identificati come l'allora giovanissima Lucia Annunziata e Rosy Bindi, entrambe follemente innamorate di John Lennon ma ben consapevoli che quest'ultimo non le avrebbe cacate nemmeno di striscio.

Considerando, però, la sfolgorante bellezza di Yoko Ono, forse la Bindi e l'Annunziata avrebbero anche avuto qualche possibilità.

Ringo Starr, estasiato da tanta ammirazione, rispose ad entrambe le lettere, sperando di concludere qualcosa in camerino durante la data italiana del tour, ma le due fan di italica provenienza non si fecero più vive.

Dopo lo scioglimento dei Beatles fra le lacrime di milioni di fans, Ringo si ritira a vita privata, collaborando saltuariamente come cameriere in un fast-food.

Osservando, però, il successo degli altri tre membri del gruppo (Paul McCartney diventa figura di spicco nel mondo del rock con brani come 'Live and let die', John Lennon diventa una figura emblematica del movimento pacifista grazie a brani come 'Imagine', George Harrison diventa una figura predominante nel pop internazionale, mentre Ringo resta a fare la figura del cretino), il povero ex manutentore di cavi elettrici dei Beatles si scorna e decide di cambiare aria.

Stanco, infatti, delle nebbie di Liverpool, Ringo decide di trasferirsi in un Paese caldo e di cambiare identità, non tanto per non farsi riconoscere dalle fan, quanto per non farsi malmenare dai veri amanti della musica.



Una fredda mattina di novembre, Ringo fa le valigie e parte.

Un mese dopo, il portiere dello stabile dove Ringo abitava desidera riscuotere i due anni arretrati di affitto e, non trovandolo in casa, lo dà per morto.

Il comune di Liverpool rende, quindi, omaggio a Ringo intitolandogli una targa in una delle piazze periferiche della città.

La targa declama: "Che culo che hai avuto, incapace!".

Nel frattempo, Ringo si è rifugiato al caldo: come Cristoforo Colombo, il quale era convinto di aver raggiunto l'India mentre in realtà aveva scoperto il nuovo mondo, Ringo era convinto di aver raggiunto il Brasile, mentre in realtà era finito in Palestina.

Grazie ad una organizzazione mafiosa, riesce ad ottenere il passaporto locale ed a cambiare nome.

Ringo Starr diventa ufficialmente Yasser Arafat.



Sulla carta d'identità, egli compare come Muhammad Abd al-Rahman ar-Rauf al-Qudwah al-Husayni, mentre ai creditori palestinesi (particolarmente bastardi) è noto come Abu Ammar: tutto questo per confondere ulteriormente stampa e pubblico e per far perdere in modo più efficiente le proprie tracce.

La redazione si rende conto che affermare il fatto che Ringo Starr e Yasser Arafat siano la stessa persona sia alquanto azzardato, ma, a sostegno della propria tesi, ilpari.blogspot.com porta ben quattro prove.

1) la straordinaria somiglianza dei tratti somatici (ossia quell'inconfondibile muso a metà fra un cammello e un maiale)
2) il fatto che ciascuno dei due non sia riuscito a vivere in un posto senza fare danni
3) il fatto che nessuno li abbia mai visti insieme contemporaneamente
4) l'incredibile culo che hanno avuto.

In particolare, per quel che riguarda il punto 4, scendiamo nei dettagli.

a) Ringo Starr, pur essendo un completo incapace, è divenuto uno dei più famosi batteristi della storia.

b) Sotto le mentite spoglie di Yasser Arafat, Ringo è sopravvissuto a ben sette attentati, perpetrati sia da coloro che lo avevano riconosciuto sia da creditori.



1) Nel 1970, in Giordania, dopo due attacchi terroristici, ed il fallito attentato da parte di un commando palestinese che colpisce la sua scorta, Re Hussein di Giordania, avendone avuto abbastanza, e deciso a chiudere definitivamente i conti con gli esuli palestinesi divenuti troppo ingombranti, durante il famoso settembre nero, fece ricorso alle armi pur di scacciarli; Arafat è fra loro, e si dice che sia roccambolescamente fuggito da Amman vestito da donna.
2) Nel 1973 scampò ad una bomba esplosa nel suo ufficio e che uccise tre dei suoi principali collaboratori.
3) Trasferitosi con la sua gente in Libano (dove i profughi palestinesi misero in crisi il già precario equilibrio etnico-politico del paese), riesce, nel 1976, a salvarsi anche dal massacro di Tel at Zatar dove i falangisti (il braccio militare dei cristiani maroniti), con la complicità dei siriani e perfino del gruppo dissidente palestinese di As Saiqa, sparano sui profughi, donne e bambini compresi.
4) A Beirut nel 1982, durante l'Operazione Pace in Galilea si racconta che il 30 agosto un cecchino israeliano riuscì ad inquadrare Arafat col suo mirino; a salvargli la vita fu l'ordine di sospendere la missione - dato all'ultimo minuto e mai spiegato - di Sharon, allora Ministro della Difesa.
5) Nel 1985 il leader palestinese riuscì miracolosamente a sopravvivere al bombardamento (tutt'ora il più distante mai effettuato dall'Aviazione Israeliana) del proprio Quartier Generale a Tunisi, dove rimasero uccisi molti dei suoi vecchi fratelli d'armi.
6) Nel 1992 il suo jet precipita nel Sahara libico, nessun altro, eccetto lui, riuscì a salvarsi.
7) Sembra inoltre che Abu Ammar sia sfuggito ad altri due attentati, ed al cappottamento della propria autovettura sulla strada per Baghdad uscendone anche in questi casi senza nemmeno un graffio.

(fonte: Wikipedia)

Oggi, vicino alla parola 'culo' sul dizionario, c'è una foto di Ringo/Yasser.



Stanco di tanta monotonia, Ringo/Yasser si dà nuovamente per morto.

Sembra che oggi risieda nel nostro Paese, sotto le mentite spoglie di Roberto Maroni.



ilpa

11.12.06

Regalo di Natale Hunter-style



L'amico Hunter, uno dei frequentatori nonché attivisti della prima ora di questo blog, mi ha inviato questo manifesto del suo affetto nei confronti del vostro umile ilpa e del caro Homer, autore del neonato ma già ben ricco di contenuti 'Io ti spiezo'.

Commosso da una siffatta espressione di stima, pubblico qui l'opera di Hunter.

E sentitamente ringrazio.

ilpa dal nord, Hunter dal centro, Homer dal sud.

Vedete che c'è qualcosa che può veramente unire l'Italia.

Comunismo in cenere! Una volta per tutte.

Grazie, Hunter.

ilpa

8.12.06

La barzelletta dell'anno!

Primo giorno di scuola in una scuola Americana, la maestra presenta alla classe un nuovo compagno arrivato in USA da pochi giorni: Sakiro Suzuki (figlio di un alto dirigente della Sony).

Inizia la lezione e la maestra fa' alla classe: " Adesso facciamo una prova di cultura. Vediamo se conoscete bene la storia americana"

Chi disse: "Datemi la liberta o datemi la morte?".
La classe tace, ma Suzuki alza la mano.

"Davvero lo sai, Suzuki? Allora dillo tu ai tuoi compagni!" . "Fu Patrick Henry nel 1775 a Philadelphia!"

"Molto bene, bravo Suzuki! E chi disse: 'Il governo è il popolo, il popolo non deve scomparire nel nulla?'

Di nuovo Suzuki in piedi. "Abraham Lincoln nel 1863 a Washington!"

La maestra stupita allora si rivolge alla classe: "Ragazzi, vergognatevi, Suzuki è giapponese, è appena arrivato nel nostro paese e conosce meglio la nostra storia di voi che ci siete nati!"

Si sente una voce bassa bassa: "Vaffanculo 'sti cazzoni giapponesi!!!!"

"Chi l'ha detto?" - chiede la maestra. Suzuki alza la mano e senza attendere risponde:

"Il generale Mac Arthur nel 1942 presso il Canale di Panama e Lee Iacocca nel 1982 alla riunione del Consiglio di Amministrazione della General Motors a Detroit"

La classe ammutolisce, ma si sente una voce dal fondo dire: "Mi viene da vomitare!"

"Voglio sapere chi e' stato a dire questo!!?" - urla la maestra. Suzuki risponde al volo: "George Bush Senior rivolgendosi al Primo ministro Giapponese Tanaka durante il pranzo in suo onore nella residenza imperiale a Tokyo nel 1991".

Uno dei ragazzi allora si alza ed esclama scazzato: "Succhiamelo!". "Adesso basta! Chi e' stato a dire questo??" - urla la maestra.

Suzuki risponde imperterrito: "Bill Clinton a Monica Lewinsky nel 1997, a Washington, nello studio ovale della Casa Bianca".

Un altro ragazzo si alza e urla: "Suzuki del cazzo!". E Suzuki: "Valentino Rossi rivolgendosi a Ryo al Gran Premio del Sud Africa nel Febbraio 2005."

La classe esplode in urla di isteria, la maestra sviene. Si spalanca la porta ed entra il preside: "Cazzo! Non ho mai visto un casino simile!"

E Suzuki: "Romano Prodi, Ottobre 2006, nella sua villa di Bologna, dopo aver visto la finanziaria di Padoa Schioppa"


Uah uah uah!

ilpa

7.12.06

Ancòra!



Caso Abu Omar, in cui si processa chi ci difende dai terroristi.

Caso D'Elia, oggi segretario d'aula alla Camera, condannato per terrorismo ed omicidio.

Caso Del Bello, oggi segretario di un sottosegretario (ma si può...?) condannato per banda armata.

Oggi, ce n'è un altro.

Anzi: un'altra!

Susanna Ronconi, torinese (aaargh!), ex brigatista rossa, è stata nominata dal ministro della Solidarietà Sociale, il COMUNISTA Paolo Ferrero, membro della Consulta nazionale sulle tossicodipendenze.

Io credo che sia ora di dire basta!

C'è ancora in giro un sacco di gente che spippeggia su Previti, Dell'Utri & C. e non si accorge di quelli che stanno entrando dalla porta di servizio pur essendo dei VERI criminali.

Del resto, cos'era legittimo aspettarsi da un governo che autorizza un gruppo parlamentare ad intitolare una sala a Carlo Giuliani?

FUORI!

ilpa

6.12.06

Finalmente ne azzeccano una!



Bravi, Napolitano e Mastella.

Vedete che riuscite ad imparare quando vi applicate?

Bentornato fra la gente libera, Ivan.

ilpa

Agghiacciante!

Può un'allegra canzoncina da Zecchino d'Oro cantata da un bambino olandese far rizzare i capelli dall'orrore?

Se capite l'inglese, leggetevi i sottotitoli.

Se non capite l'inglese, beati voi: non dovrete sottostare a questa tortura e dispiacervi per questo povero disgraziato.

E questo progressismo piace tanto, ma tanto, ma tanto, alla sinistra de noàrtri!



Intanto, il colonialismo al contrario è iniziato.

Anzi: il lavaggio del cervello.

Lino Banfi in una fiction che parla di frociame.

Fiona May in una fiction-pilota (ce ne saranno altre) che parla di "nuovi italiani" (in questo caso, nigeriani).

La Rai si sta dimostrando sempre più a misura d'italiano. Specie se acquisito!

ilpa

5.12.06

Io non ho parole: lui sì!





Questa volta le cose sono state fatte veramente in grande.

2.200.000 persone!

Un miracolo!

E devo ammettere di aver avuto un fremito quando Berlusconi ha parlato di "perversa ideologia comunista".

Grande oratore!

E grande anche l'ITALIANO raffigurato qui sotto!



Fossero tutti così!

Se sapete chi è, ditegli di fare un salto su queste pagine!

ilpa

PS: un sentito ringraziamento a DAW, come sempre davvero dentro la notizia, ed a quei ragazzacci de "Il Giulivo", autori di satira pungente ma anche fonti di preziose informazioni.

4.12.06

8000 contatti raggiunti: grazie a tutti!



E grazie a Homer che mi ha inviato il logone "Forza Ilpari".

Stima a tutti voi.

ilpa