Ok, ragazzi.
Parliamo un po' del vostro ilpa.
In fin dei conti, ci conosciamo da tanto tempo senza conoscerci veramente e gli avvenimenti di questa settimana giustificano un paio di parole spese su di me.
Io sono un amante del cinema.
Del cinema vero.
Del cinema in tutte le sue forme.
Dal muto con Charlie Chaplin e Buster Keaton alle gag colorate in post produzione di Stanlio e Ollio.
Dalla commedia brillante con Marilyn Monroe all'horror di Dario Argento.
Quando dico tutto, dico tutto!
Con il cinema, ho, poi, sviluppato un rapporto privilegiato.
Per il cinema ho scritto e sono stato convocato al Festivel di Venezia nel 2004, per un cortometraggio da me ideato e sceneggiato e che siè piazzato secondo.
Sapeste quanto ho goduto, poi, nel volare a Los Angeles per visitare gli Universal Studios...
E allora mi sono dato da fare.
Ho scritto una sceneggiatura che ha da poco visto la luce.
Un lungo, questa volta.
Bello, avvincente, appassionante (lo so, sono di parte!).
Oggi, rinuncio alla ricerca di una produzione.
Perché so già che non vedrebbe mai la luce.
Rifondazione Comunista (bastardi, ladri, vermi, figli di puttana che altro non sono), nella persona del capostronzo Giovanni Russo Spena (e giusto a farsi spennare in Russia dovrebbe andare) ha proposto una commissione di "filtro e vigilanza" sulle proposte cinematografiche nelle sale italiane. Una su tre deve essere italiana (quindi Moretti, Ozpetek o Muccino. Bella merda, eh?). Un'altra deve essere europea. Un'altra ancora può, finalmente, essere extracomunitaria.
L'abbonamento al cinema che ho fatto quest'anno, se dovesse passare la legge, sarà l'ultimo della mia vita.
Perché non ho nessuna stracazzo di intenzione di pagare per sorbirmi un'offerta a base di Boldi e De Sica, Paolo Bonolis e Costantino.
Inoltre, Moretti (comunista di merda anche lui) è stato appena nominato direttore del Torino Film Festival.
E' la fine.
E' stato bello.
Viva il cinema: quello vero, onesto, magari commerciale ma MAI politicizzato.
O censurato.
Comunisti vi odio.
Con tutta l'anima.
ilpa